Menu principale:
Aromi Giallo Malvasia un viaggio nelle terre piacentine alla scoperta di profumi e sapori.
L'amarena locale, diffusa nella tipica zona cerasicola della Bassa Val d’Arda, in particolare nei comuni di Villanova sull’Arda, Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Castelvetro Piacentino e Monticelli d’Ongina. Da sempre nota (Fregoni e Gambi, 1964) ed impiegata per il frutto è stata utilizzata nella seconda metà del secolo scorso anche come portinnesto di cultivar di ciliegio dolce per la caratteristica di poter discretamente ridurre il vigore della cultivar innestata (Roversi, 1990).
L'antica varietà di fichi piacentini verdulino, verdulen, della goccia, d'la gusa. Diffuso in tutta la provincia, nei territori a differente giacitura dalla Val D'Arda alla Val Trebbia. Famosissima Albarola per la sua torta di fichi.
L'antica varietà di nocciola piacentina, detta anche tonda piacentina, nisola dmestiga. Diffusa nelle vallate occidentali del piacentino con particolare riguardo alla Tidone e Luretta.
Tipologia Dolci/piccola pasticceria
Difficoltà «««
Costo € €
Tempo di prep. totale 150 min
tempo di riposo 60 min
tempo di cottura 60+50 min
kcal/100 gr N.D.
Stampini per pasticcini a fiore cm 5 NR. 18, minipimer ad immerisone o frullatore, casseruola, leccarda per forno, biglie in ceramica (ofagioli secchi), passino, tasca per pasticcere, coltellino affilato, padella
cottura: FORNELLO + FORNO VENTILATO
Dosi per 16 pasticcini
Per la frolla di riso e nocciole
200 g di farina di riso
100 g di farina di nocciole tostate
150 g di burro freddo
80 di zucchero a velo
16 g di miele di tarassaco
1 uovo
1 e ½ cucchiaini di estratto di vaniglia
La punta di un cucchiaino da caffe di lievito in polvere per dolci
1 pizzico di sale marino
Per imburrare gli stampini
20 g di burro
20 g di farina di riso
Per la crema pasticcera alla zucca
150/200 di zucca piacentina pulita
200 ml di latte intero fresco
50 ml di panna al 35% di grassi
40/50 g di tuorlo d’uovo
70 g di miele di tarassaco
10 g di amido di riso
10 g di amido di mais
1 stecca di vaniglia
Fichi caramellati alla malvasia
8 fichi
30 g di burro
30 g di zucchero
40 ml di malvasia Cassiopea
Per guarnire
18 Amarene sciroppate
6 Amaretti
2 fogli di gelatina di pesce
Q.B. zucchero
Mondare la zucca da buccia e semi (1), avvolgetela in un foglio di alluminio (2) e cuocete in forno statico a 160° per 60 minuti (questa temperatura eviterà che la zucca diventi troppo scura).Nel frattempo, unire in una ciotola la farina, il burro tagliato a dadini e impastate velocemente con le dita (3), aggiungere metà dello zucchero e la farina di nocciole; mescolate e unite
i rimanenti ingredienti (4)(per ultimo l’uovo). Impastate il tutto lavorandolo su una spianatoia. Formate con l’impasto una palla e avvolgetela nella pellicola alimentare (5). Lasciate riposare in frigo per almeno 60 minuti prima di stenderla. Imburrate gli stampini per pasticcino (6) e cospargeteli di farina di riso (7), questo eviterà che la frolla si attacchi agli stessi aiutandovi a sformarli
a fine cottura. Togliete la zucca dal forno e schiacciatela con una forchetta (8) per ridurla ad una purea finissima e lasciarla raffreddare. Poi frullatela con 30 ml di latte (9), per ottenere un composto semiliquido. Incidete a metà la bacca di vaniglia e fate scorrere il dorso di un coltello per estrarre i semi.
Unite in un pentolino il latte, la panna e aggiungetevi i semi di bacca di vaniglia (10); scaldateli sul fuoco senza che arrivi ad ebollizione mescolando continuamente. Sbattete i tuorli d’uovo in una terrina, aggiungete il miele (11) e continuate a montare fino a che non otterrete una massa gonfia e spumosa tendente al bianco, aggiungete i due amidi e amalgamate il tutto. Versate il composto nel latte e panna scaldato e aggiungete la polpa di zucca (12) amalgamando il tutto.
Mescolate e mettete a cuocere a bagnomaria, fino a che non comincia ad addensarsi (13). Togliete dal fuoco e mettete la pentola a raffreddare in un recipiente con il ghiaccio, coprendo con pellicola a contatto della crema per evitare la formazione di pellicina. Stendete la frolla in mezzo a due fogli di carta forno e spianatela con il mattarello (14) fino ad ottenere uno spessore di 3-5 mm. Foderate gli stampini, modellate se necessario e bucate leggermente il fondo con una forchettina (15). Foderate l'interno con
alluminio e riempite di fagioli secchi (16). Mettete in forno ventilato preriscaldato a 145-150 gradi massimo per 50 minuti, quindi sformateli delicatamente (17). Sciacquate i fichi e le susine sotto l'acqua, asciugateli, eliminate dai fichi il picciolo e dalle susine il nocciolo, quindi tagliateli a metà. In una casseruola fate sciogliere il burro con lo zucchero aggiungete poi i fichi, quindi una tazzina di Malvasia Cassiopea (18) e fate cuocere un paio di minuti.
Preparate una gelatina, ammollando due fogli di colla di pesce in acqua fredda e mettendo a scaldare 350 ml di acqua con zucchero. Quando quest'ultima bollirà togliete dal fuoco e unite la gelatina (19) mescolando. Fate raffreddare e nel frattempo farcite le frolle con una tasca da pasticcere (20), quindi tagliate i fichi e le susine a spicchietti (21) e poneteli sulla crema delicatamente.
velate con la gelatina la frutta (22). Completate con l'amarena e frantumate gli amaretti (23) . Aggiungete pochi pezzetti di amaretto intorno all'amarena e pochissimo zucchero a velo sopra le briciole (24).
Consigli:
Attenzione alla cottura della frolla, abbiamo usato il miele quindi teniamo la temperatura più bassa state sotto i 150 ° o il miele caramellizzerà scurendo troppo il pasticcino.
Amidi dentro la crema pasticcera e non farina in questa maniera il composto gelificherà a una temperatura più bassa evitando che l'uova emani un sentore di zolfo.
non superate assolutamente le dosi del miele o gli impasti ne risentiranno