Menu principale:
350 gr Pane per canederli al kamut
150 gr Speck DOP (2 fette spesse)
50 gr Cipolla tritata
350 ml Latte
40 gr di farina di Kamut
10 gr di burro
2 e 1/2 cucchiai di cipolla
2 cucchiai di prezzemolo
2 cucchiai di erba cipollina
3 uova
1 pizzico di noce moscata
Q.B. sale e pepe
Tipologia Primi di carne
Difficoltà ««
Costo € €
Tempo di preparazione 20 min
Tempo di cottura 15+5 min
kcal/100 gr 197
bowl grande, pentola per bollire, padella, minipimer cutter
Cottura: FORNELLO
Felice giornata dei canederli a tutti, si stiamo celebrando i canederli per il calendario italiano del cibo dove la nostra ambasciatrice di giornata Solema, ci racconterà molto su questo piatto. Dal canto mio posso dirvi che hanno origini tedesche, ma si sono sviluppate nelle regioni addiacenti quali Trentino. Imperano in Alto Adige come piatto d'eccellenza gastronomica e regionale, in Friuli e nell'alto Veneto. Gli "Knödel" (così vengono chiamati in tedesco) sono gnocchi di pane delle dimensioni di una grossa polpetta, a Trieste vengono chiamati "gnochi de pan" (gnocchi di pane), ma rappresentano tutti la stessa base di ricetta ossia i Canederli. Piatto povero ma saporitissimo, dove il pane avanzato veniva e viene riutilizzato per questa gustosa ricetta. Ne esistono infinite varianti e ammetto che ogni volta che mi reco in Alto Adige, non posso resistere dal mangiarne una porzione. I miei preferiti rimangono i classici, ma devo ammettere che anche le versioni con il formaggio o i funghi sono ottime. Possono essere elaborati in ricette asciutte o in brodi e minestre, davvero versatili. Piuttosto lontano il periodo in cui questo piatto ha avuto origine; dalla tradizione contadina nasceva come ricetta per il riutilizzo del cibo avanzato. Nel 1180 abbiamo la prima rappresentazione dei canederli in un affresco del castello di Appiano, ma le vere origini non sono chiare.
Una leggenda narra che un'orda di lanzichenecchi affamati entrarono a notte inoltrata in un "maso" e intimarono ai proprietari di preparare loro da mangiare altrimenti avrebbero bruciato tutto. La moglie impaurita si mise all'opera e benchè non avesse molto a disposizione raduno tutto il cibo che aveva in dispensa sul tavolo della cucina; pane vecchio, uova, cipolle, farina e un po di speck insieme a pochi altri ingredienti. Formò cosi delle polpette di pane, che servì una volta cotte ai mercenari. Tutti quanti si saziarono a volontà ed il comandante rimase talmente entusiasto che decise di ricompensare i due contadini con alcune monete d'oro. Tutto ciò per raccontarvi quanta storia e passione sono contenute in una ricetta che da epoche lontane e attraverso la tradizione tramandata, arriva poi ai giorni nostri nella semplicità e nelle abitudini quotidiane (chi di noi non ha mai assaggiato un canederlo). Il bello del calendario italiano del cibo è esattamente questo! Farvi riscoprire le 4 "T". Tradizione, Territorio, Testimonianza e Tecnica per riappropriarci del nostro cibo e apprezzarlo ancora di più. Vi rimando alla mia interpretazione dei canederli, una variante fatta con pane di Kamut (antico e robusto grano) che è tanto utilizzato dagli intolleranti al frumento.
lessatele in abbondante acqua salata per 15 minuti a fuoco basso (Fig. 7). Trasferite i canederli in una padella con burro fuso e salvia e rosolate per bene (Fig. 8). Impiattate e guarnite con alcuni fili di erba cipollina.
Che bonta i piatti trentini! Questa è una variante fatta con pane al Kamut Bio.
La ricetta originale prevede la rosolatura dello speck con la cipolla tuttavia io preferisco mantenere una consistenza più morbida nella parte interna e croccante sull’esterno in tale maniera il contrasto in bocca risulta molto gradevole.
Vino consigliato: KALTERERSEE “Classico Superiore”
TIEFENBRUNNER
Bellissimo sito vi seguo da un pò di tempo e vi faccio i complimenti