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Tipologia: Secondi di carne
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Costo € € €
Tempo di preparazione 30 min
Tempo di cottura 40+50 min
kcal/100 gr N.D.
Teglia, tegame ampio, pelapatate, ciotole, coltello per disosso o forbice a troncare
Cottura: Fornello+forno
Sgrassare e tagliare a pezzi il coniglio (1), tenendo da parte il fegato e la testa, lavate sotto l'acqua il coniglio per un paio di minuti, quindi preparate il brodo con la testa del coniglio e la "dote" di verdure e spezie (2). Portate a bollore e cuocete per 40 minuti schiumando. Trascorso questo tempo il brodo sarà pronto per l'ulilizzo, aggiungete l'olio nel tegame e aggiungete la mirepoix e l'aglio rosolando per un paio di minuti (3). Asciugate il coniglio e aggiungetelo
nel tegame (4); rosolatelo per bene da entrambe le parti, quindi aggiungete i pinoli (5) e sfumate con il vino rosso (6)
ponete in mezzo ai pezzi di coniglio il mazzetto di odori legati e aggiungete le olive taggiasche. Da questo punto in poi, quando necessario allungherete un mestolo di brodo dentro il tegame (8), procedendo con la cottura per 50 minuti a fuoco basso. Tritate uno spicchio d'aglio con il rosmarino ed un poco di sale (9) e preparate le patate
pelandole e tagliandole a pezzettoni; sbucciate e affettate le cipolle rosse, quindi riunite il tutto dentro la teglia (10). Aggiungete olio e trito, mescolate, quindi infornate a 200° per 40 minuti. Terminate la cottura di coniglio e patate quindi aggiustate di sale e servite immediatamente.
Una versione un poco più light di quella originale che prevede di spolpare la testa del coniglio lessata e aggiungerla insieme al fegato sbollentato leggermente in un mortaio per ridurli in una salsa densa. Quest'ultima diluita in un poco di brodo andrà aggiunta al coniglio a metà cottura. Inoltre è tradizione ponentina imperiese aggiungere noci allo "stufato" di coniglio. Senza nulla togliere a questa prelibatezza per veri intenditori, potete ora capire perchè abbiamo preferito questa versione.
Vino consigliato: Rossese di Dolceacqua DOC - RAMOINO